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Chi saranno i nuovi stellati Michelin 2017? Un anno di sorprese, dalla location, ai nuovi awards … Non mancheranno i colpi di scena anche sul fronte dei nuovi premiati!

La presentazione della nuova Guida Michelin 2017 si terrà il giorno 15 novembre. Con un sacco di novità. La prima è cruciale e risiede nella location: non più a Milano bensì al Teatro Regio di Parma alle ore 11.00, Città Creativa per la Gastronomia secondo l’Unesco; la “Silicon Valley” del cibo che vanta il maggior numero di DOP e IGP in assoluto in Europa. Per non citare i numerosi musei sul cibo, i presidi Slow Food ed il numero impressionante di ettolitri di vino prodotti, secondi solo al Veneto: magari si svolgerà qui la prossima proclamazione visto che la guida ha intenzione d’ora in avanti di cambiare meta ogni anno come già fanno in Spagna. Un sacco di numeri insomma. L’importante è non dimenticare i più importanti: sono 334 i locali stellati italiani nel 2016  (prima all’Italia solo la Francia che risulta però irraggiungibile coi suoi 600 ristoranti – attenzione a non farci superare invece da Giappone, Spagna o Germania!): saranno in aumento od in diminuzione nel 2017? Chi lo sa! Io sono ottimista …

Oltre agli stellati e ai Bib Gourmand (cucine regionali con un ottimo rapporto qualità/prezzo), quest’anno la guida introdurrà un nuovo simpatico simbolino, il piatto. Che verrà assegnato a ristoranti con buona cucina, prodotti di qualità ed uno chef competente. Sembra facile … Ma di certo gli ispettori non la penseranno allo stesso modo! Ah, a proposito di ispettori, quest’anno gli stessi assegneranno agli chef dei riconoscimenti speciali e fuori dal comune, gli «Awards Ceremony»,  sulla base di parametri diversi da quelli tradizionali della guida.  I riconoscimenti verranno consegnati alle 19.00 al Teatro Farnese di Parma. A seguire una cena di gala alle 20.30 al Palazzo della Pilotta dove protagonisti saranno il tre stelle Niko Romito, un due stelle (non si sa ancora chi) e Massimo Spigaroli. Yummi!

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Un nuovo 3 stelle ? Attualmente in Italia sono 8. Niko Romito in Abruzzo con il Ristorante Reale. La Pergola del temutissimo Heinz Beck, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, il Piazza Duomo di Enrico Crippa ad Alba, la storica Enoteca Pinchiorri a Firenze, Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio di Nadia Santini; Le Calandre nel padovano (Max Alajmo è stato il più giovane chef insignito delle tre stelle in Italia) e Da Vittorio a Brusaporto, provincia di Bergamo.  

Aspettative per i tristellati 2017?  Ecco i potenziali “pretendenti”, partendo dagli attuali 2 stelle Michelin: secondo la guida dell’Espresso del 2016 potrebbero aggiudicarsi lo scettro Vissani in Umbria, Uliassi nelle Marche, Cannavacciuolo con Villa Crespi a Novara. Per il Gambero Rosso invece meglio Iaccarino chef della costiera amalfitana, Esposito sempre nel napoletano e il siciliano Cuttaia con La madia. Centro e nord Italia l’Espresso verso sud verace il Gambero Rosso. Sul web si parla invece molto di Enrico Bartolini per anni a capo del Devero Ristorante in Brianza anche se il suo recente trasferimento al Mudec di Milano (lo chef-imprenditore è alla guida di ben 4 ristoranti)  potrebbe spostare qualche stellina da una parte all’altra, provocando non poco malumore.

Potrebbe forse la piega mediatica di Cannavacciuolo e Vissani giocare invece un pochino loro sfavore (come è accaduto ad esempio a Cracco e Scabin)? Chi lo sa … D’altronde Antonino ha già tre forchette del Gambero Rosso (a quota 94/100) e tre cappelli dell’Espresso (a quota 19/20). Quindi forse la stellina in più gli sarebbe forse di troppo. Secondo me un cuoco in carne non può che essere invece sinonimo di grandissima credibilità, quindi …

Aspettative sui nuovi bistellati 2017?  Salmoiraghi con il suo Acquerello, Tassa in Lazio alle Colline Ciociare, Baronetto al Del Cambio di Torino, Il Palagio di Mollica a Firenze, il coccolissimo Laite nelle Dolomiti con la chef donna Fabrizia Meroi, Camanini a Brescia con il Lido 84 ,  il Lorenzo, Berton a Milano: tutto questo  secondo L’Espresso.

Secondo il Gambero rosso papabili  anche Vinciguerra con il suo omonimo ristorante in quel di Varese, Romano a Viareggio, il sardo Petza con il suo S’Apposentu e Antonio Guida al Seta del Mandarin Oriental. Avrà ragione l’Espresso a rimanere un po’ più conservativo?

Nuovi stellati (da zero a 1)? Eugenio Boer dell’Essenza? Felice Lo Basso in Piazza Duomo a Milano? A Verona il Confusion dell’ex tristellato Italo Bassi? Il nuovo ristorante bolognese di Barbieri, i Fourghetti, o si preferisce lasciare spazio ai talenti emergenti come Stefano Brutto (giovane chef dell’anno) dell’Undicesimo Vineria a Treviso?  Giulio Terrinoni con il suo Per Me? L’etnico Wicky’s Cuisine di Wicky Priyan? Che mal di testa … Ma dato che Damini e Affini ha guadagnato la stella in qualità di macelleria, sarà mica impossibile che nel Belpaese non arrivi sul podio delle eccellenze anche una pizzeria? Nel caso, in lista d’attesa Simone Padoan, della pizzeria I Tigli di San Bonifacio, Verona.  Valentino Cassanelli del Lux Lucis di Forte dei Marmi?

Resterà invece la stella al Stazione di Posta con ai fornelli Gigi Nastri dopo che Martini si è spostato al The Corner?

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Questo e molto ancora, il 15 Novembre 2017 a Parma. Un anno tutto speciale per la Guida Michelin. Di certo non mancheranno le sorprese!

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