La Guida Michelin 2017 delle principali città europee (che recensisce nei paesi dove la guida non è presente, quali Austria, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria e Polonia) ha assegnato al ristorante di Vienna Amador’s, appena fuori dal centro storico, le 2 stelle Michelin.
Si tratta del nuovo ristorante dello chef tedesco Juan Amador, trasferitosi di recente dalla vicina Germania dove il suo ristorante di Mannheim deteneva ben tre stelle Michelin. Un passaggio che è avvenuto per ritornare alle origini, quelle della moglie, essendo Mr. Juan (classe ’68) natio di Waiblingen, vicino a Francoforte. Il nome latino identifica invece le origini dei genitori (spagnoli) ed in parte spiega lo stile multi-culturale della sua cucina.
Descrivere la cucina di Juan non è impresa banale. I suoi piatti si basano sui prodotti locali ma subiscono un’influenza sia mediterranea che asiatica (non a caso ha un ristorante anche a Singapore). Da Amador’s non troverete una cucina austro-ungarica rivisitata e tanto meno vi troverete di fronte al prototipo dell’haute cuisine francese. Da Amador’s rimarrete stupiti per il suo stile speciale difficilmente paragonabile ad altro, con tocchi che spaziano tra i sapori più disparati. Attraverso l’utilizzo di tecniche sperimentali e avant-garde dà origine a dei piatti decisamente creativi, intensi nei sapori e presentati come fossero delle vere e proprie opere d’arte. Nonostante le ispirazioni tratte da chef quali Ferrán Adrià, Juan Mari Arzak, Martín Berasategui ed Heston Blumenthal, Juan Amador ha una personalità del tutto a sé stante e non vuole che la sua cucina venga definita molecolare. Il suo modo di lavorare è decisamente unico.
Cosa ve ne pare ad esempio di un dessert a forma di mattone a base di albicocca, alloro e stella alpina?
Conclusione: se passate per Vienna e siete dei gourmet alla ricerca di sapori inediti, non potete non passare da Amador’s!
Appena fuori dal centro storico, il locale si trova nel distretto 19 all’interno di una cantina di mattoni rossi dal soffitto a volta.
Dall’esterno non si direbbe mai che si sta per entrare in una bellissima cantina, quella di Fritz Wieninger, con adiacente un ristorante: una bellissima sorpresa!
Lo stile del ristorante rimane nel complesso moderno e minimalista e tale contemporaneità si riflette anche nel servizio, il giusto mix di professionalità e approccio casual chic (i ragazzi in sala sono giovani e vestiti in modo studiato ma dal tocco easy going).
All’ingresso del locale, prima di entrare nella dining room principale dalla luce soffusa, si viene accolti da una splendida cucina a vista sulla sinistra e da un piccolo negozio di delicatessen (questa zona viene definita Greisslerei) con annesso spazio per un lunch o, why not, per un’ informal dinner.
Data la location, è possibile degustare in primis i vini delle cantine Hajszan-Neumann e Fritz Wieninger. La prima fu acquisita nel 2014 da Fritz Wieninger e convertita alle pratiche biodinamiche, facente parte dell’associazione Respekt dal 2016. I cavalli di battaglia? Grüner Veltliner, Riesling e il Wiener Gemischter Satz, anche se dal 2016 hanno introdotto una linea di “orange wines” a completare la gamma e con un approccio sempre più naturale.
In alternativa, potete farvi guidare dal Sommelier Andreas Katona e abbinare ad ogni portata un vino differente, scelto dall’ampia proposta in carta dei vini. E degustare, degustare ed ancora … degustare le prelibatezze proposte nel menù “fisso” (esatto, non si sceglie alla carta), fatto di tanti piccoli ma deliziosi assaggi!
TAPAS & SNACKS:
Scallops, ceviche, jalapeno, green tomatoe, duck liver
Black cod, miso, shiitake, cecina de leon
Cauliflower, green almonds and-turron
St Pierre bbq, black garlic, cucumber, pork belly
Limousin lamb, celery, coffee walnut
Mieral pigeon, mango, coco, purple curry
PATISSERIE!
