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The Winefathers: un progetto che va al di là del tempo e delle distanze

the-winefathersE’ da diversi mesi che sono venuta in contatto con un progetto di nome The Winefathers – be part of the wine family che mi ha sin da subito incuriosita. Come tutte le cose che mi interessano, le annoto su di una pagina a caso della mia agenda senza date, una sorta di promemoria di un qualcosa che vorrei approfondire o se non altro nel dimenticatoio non lasciar cadere. Ho capito che si tratta di qualcosa di bello. Sostenere dei progetti di piccoli vignaioli, diventando una sorta di amico/parente del vigneron dove il grado di legame dipende chiaramente dal tipo di supporto che si vuole offrire, con la possibilità di aderire anche attraverso un’offerta libera. Si può avere il privilegio di veder nascere una vigna, le sue piccole foglie, i suoi primi frutti; salvaguardare vitigni in via di estinzione; sostenere progetti eco-solidali, sentendosi in tal modo parte di una famiglia a tutti gli effetti. In cambio? Beh, in cambio avrete diversi benefit ma il primo in assoluto, lasciatemi dire, è la soddisfazione di aver dato il vostro prezioso contributo! Poi, c’è sempre il tempo di visitare la cantina, andare in vigna e vendemmiare!

Che interessante, ripenso … Bella idea. Sì, decisamente. E come ogni bella idea, ci deve essere dietro una mente pensante, giusto?  Bene, eccomi come il mio solito indagare, per scoprirne qualcosa in più, aggiungere quel tassello di conoscenza mancante che solo un dialogo informale, anche se in forma scritta, può determinare…

Luca, giusto? Si Luca Comello. Raccontami un po’ della vostra idea. Come, dove, quando, perché? Luca si racconta:

Tutto ha inizio, come spesso accade nell’ innovazione, quasi per caso. Siamo nello studio di Luca Comello, giovane ingegnere gestionale, impegnato in un progetto imprenditoriale legato al mondo delle stampanti 3D. Mentre scorre le pagine di un sito americano di nome Etsy, navigando nel settore degli hobbisti e dei piccoli produttori degli oggetti più disparati, nella sua mente si forma un’idea. Perché non fare qualcosa del genere con il vino? Ma dai?! Ecco vedi, chi l’avrebbe mai detto che il progetto è nato nel bel mezzo di tutt’altro. La voglia di creare una comunità nel mondo del vino, dove di passione circolante ce n’è sempre più.

Ne parla con un carissimo amico che si chiama anche lui Luca e lavora in una banca. Insieme coinvolgono Alessandro, sviluppatore informatico. L’idea prende forma: perché non sfruttare le potenzialità di Internet per creare una comunità, anzi una vera e propria famiglia di vignaioli e appassionati? Perché non creare una rete di sostegno alla passione, al lavoro, ai sogni dei piccoli produttori di vino di qualità? Perché non unire all’acquisto del vino, magari con bottiglie personalizzate, la possibilità di essere ospitati nelle aziende, anzi nelle case dei vignaioli, conoscere in prima persona il terroir, magari partecipare alla vendemmia o alla vinificazione, come un fratello, un cugino, un nipote? E perché… perché no???  Già Luca, perché no!?

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Nasce così The Winefathers: un nome dal sapore giocoso, un po’ provocatorio, oltre i luoghi comuni sul vino e sugli italiani. Il primo nucleo di questa famiglia, più che di questa giovane azienda, cresce con Elisa che cura la grafica del portale, online da novembre 2014; Laura che cura l’aspetto commerciale e i servizi ai clienti; Silvia, esperta di tecnologie alimentari. Più tardi si uniranno anche Alessandra e Michelangelo, che si occupano della comunicazione. 

Siete in diversi insomma. Mi piace l’idea di una famiglia che insieme lavora e collabora per creare a sua volta … un’altra famiglia!

Il gruppo si mette alla ricerca di vignaioli controcorrente, testardi, sempre con le mani in movimento ma anche capaci di essere attivi sui social network. Dopo l’idea, prende forma una rete di contatti, dapprima nel territorio del Nord Est d’Italia, poi lungo l’intera penisolaUn mix tra l’anticonformismo e l’adattarsi ad una nuova era, fatta di contatti virtuali ma che da virtuali sempre più si trasformano in reali.  Dal digitale al … “terrestre”. E’ un po’ il mondo di oggi. Si comunica in rete ma ci appassiona sempre più alle cose legate alla terra.

The Winefathers offre la possibilità di aiutare i vignaioli a piantare nuovi filari, ricostruire vigneti distrutti da una frana, salvaguardare la biodiversità del territorio intorno alle vigne, sistemare antichi muretti… in poche parole, partecipare al lavoro manuale di questi eroici vignaioli, con un’offerta che dà diritto a diventare loro cugino o zio, fratello o papà. Si crea un legame d’affetto! In cambio, la nuova “famiglia” del sostenitore gli invierà bottiglie di vino personalizzato, oppure lo inviterà a trascorrere le vacanze con loro in azienda, proprio come si fa con un parente.  Un’idea che parla direttamente al cuore (non al portafogli) delle persone: ed ecco infatti che giungono presto le prime adesioni. Dapprima dall’ Italia, poi dalla Svezia, dagli Stati Uniti. Persone qualsiasi, con un grande amore per il vino e una grande voglia di partecipare ad un’avventura nuova, coinvolgente, positiva. Entrando in una famiglia che si allarga ogni giorno un po’ di più e che già oggi, a due anni dalla nascita di The Winefathers, distribuisce emozioni e soddisfazioni a tutti coloro che ne fanno parte. 

Un progetto importante, in occasione dell’Expo 2015, selezionato come uno dei 25 nuovi Talenti Imprenditoriali dal Ministero dell’Agricoltura. Ma oltre ad un progetto …

… una vera e propria storia che appartiene ai tempi che stiamo vivendo ma contemporaneamente va al di là del tempo e delle distanze, parlando il linguaggio dell’amicizia e della passione!

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