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Può accadere di mangiare gratis nel miglior ristorante del mondo: l’Osteria Francescana di Bottura

Da Massimo Bottura, ebbene sì, è possibile mangiare gratis. A sbafo, senza essere degli sbafatori. Chi l’avrebbe mai detto. Questione di stile, poi capirete.

Non è uno scherzo. E’ esattamente quanto è successo il 28 giugno del 2016. Peccato che la notizia non abbia destato la curiosità della stampa, così come è accaduto con l’episodio che ha coinvolto l’abbiente coppia svizzera un mese dopo. Episodio che ha risaltato efficienza ed attitudine filantropica del pluripremiato chef per l’aver provveduto a far riparare la Ferrari distrutta dei piccioncini in viaggio eno-gastronomico per l’Italia e a prestare agli stessi la propria Maserati durante l’attesa. Cortesie tra gente ai vertici sociali, penserà qualcuno. Ma qui vi smentisco. L’amore per il prossimo (detta anche cortesia professionale) di Bottura e con Lui della scuola “francescana” va oltre la ricchezza e lo status sociale di chi sta loro di fronte. A me il racconto della dimostrazione, dopo una chiacchierata con chi questa esperienza l’ha vissuta.

Il protagonista è un giovane chef straniero giunto in Italia per lavorare nelle cucine del bel paese, che decide di portare a spasso e poi a cena la sua ragazza, un’emergente fotografa di alta moda. E’ un compleanno speciale per lei ed è per questo che l’obiettivo si fa ambizioso ed il desiderio di puntare sul ristorante più noto al mondo diventa invadente, pur nella consapevolezza che con poche settimane di preavviso sarà improbabile trasformare il sogno in realtà. E’ dunque con l’aiuto del direttore del ristorante presso il quale il giovane lavora, che si cerca in qualche modo di trovare una scappatoia, sfruttando conoscenze ed algoritmi connessi. Ci sono le volte che basta una semplice telefonata. Altre nella quali il teorema si fa complesso e tra un lato e quello opposto della cornetta intervengono n-passaggi: è un po’ come il telefono senza fili, ricordate? Il direttore contatta il fratello, executive chef presso uno dei più prestigiosi hotel della Costiera Amalfitana. Il fratello contatta un influente imprenditore del food & beverage italiano ed … il gioco è fatto. O meglio il tavolo è riservato. E di questi tempi, con l’Osteria ai vertici mondiali, non è impresa da ragazzi. Figuriamoci se è un gioco.

Osteria Francescana mangiare gratis

E difatti non lo è affatto stato, visto che è con grande delusione che, la sera della cena, il nostro protagonista realizza come nessuna prenotazione sia stata nella realtà lasciata: appurato che il ristorante è al completo, prende d’improvviso forma un’amara delusione (che ne farà di tutti i risparmi messi da parte? in fin dei conti era il regalo per la sua donna) mista ad una tapina dimostrazione d’amore. Dopo qualche telefonata, una certezza sfatata ed una discreta dose di amaro in bocca, i piccioncini escono dall’Osteria Francescana con quel poco di appetito rimasto. Ma è proprio in quel momento che il noto maître Giuseppe Palmieri se ne esce dal locale con due calici di Champagne in mano esclamando: “ragazzi, venite dentro che ne parliamo”. Non è che il boss del food & beverage ha preso la richiesta sotto gamba? Senz’altro non l’ha presa alla lettera.

Dalle lettere l’Osteria Francescana passa invece rapidamente ai fatti: un tavolino allestito nell’ingresso. Un elemento d’arredo adornato con tanto di mise en place; se non fosse per la vicenda avreste pensato ad una bizzarra opera d’arte, vista la vena artistica di Bottura. Dei due, tre e poco più assaggi promessi prende forma un menù degustativo di ben 8 portate, un mix tra “tradizione in evoluzione” ed “innovazione”. Con tanto di vini in abbinamento … per smorzare l’atmosfera? No, semplicemente per rendere l’esperienza eno-gastronomica completa, poco importa se la cena avviene accanto la porta d’entrata. Rispetto del cliente e delle sue aspettative. Anche quella di concludere con una visita alla tanto sognata cucina, grande soddisfazione per un giovane addetto ai lavori dalle grandi ambizioni.

“Dalle direzione dicono che siamo a posto così” afferma un addetto di sala quando è il momento di pagare il conto che alla giovane coppia non è dunque mai arrivato. Non è nemmeno Palmieri che vuole metterci la faccia prendendosi il merito di cotanta cortesia.

E’ semplicemente una questione di scuola, quella Francescana, di professionalità ed attenzione esasperata al cliente, indipendentemente da chi esso sia. E’ una questione di stile appunto. Come volevasi dimostrare.

 

 

 

 

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