Al “Local” di Venezia solo prodotti locali e vini naturali

Al Local, parola che in dialetto veneziano significa “Posto dove che se magna e se beve in compagnia e in allegria” si respira un’atmosfera rilassata e .. qualcos’altro che non saprei ben definire. Perché è un mix di tradizione veneziana, denotata dagli ingredienti utilizzati rigorosamente territoriali, ed innovazione.

I piatti sono elaborati ma mai spinti. Frutto della mano dello Chef Matteo Tagliapietra che, reduce di esperienze in cucine importanti quali quella di Cipriani ed il Bauer a Venezia ed internazionali, quali il Nobu di Londra, si sbizzarrisce ora nella cucina a vista del Ristorante Local cooperando con Marco e Nicola.

Local Venezia

Una squadra vincente che porta in tavola piatti di pesce e carne preparati solo con ingredienti stagionali e biologici, di piccoli produttori della zona. Rincorrerete il menù così come il tempo rincorre le stagioni (o viceversa). Si perché è un menù in continuo cambiamento che non lascia spazio all’incertezza. Volete voi rinunciare alla capacità di discernere qualora vi troviate davanti a degli gnocchi alle ortiche, animelle e maionese alle ostriche? O forse l’anguilla con puntarelle e mango miso vi ha annebbiato la vista? Chiaramente non è assente il fegato alla veneziana, riproposto sotto mentite spoglie, quelle di antipasto. Ecco che la tradizione fa capolino a modo suo: originale. Poi ci sono gli spaghetti con i garusoli. Ok, ok, forse sono stata un po’ frettolosa. In fin dei conti un menù mica è uno scioglilingua.

Chef Local Venezia

Cosa sono i garusoli? Sono molluschi che assomigliano ad una grossa lumaca, con una robusta conchiglia. E le puntarelle? Una parte dei germogli di una particolare cicoria catalogna. Deliziose se saltate in padella.

Oltre alla proposta alla carta potrete lasciarvi tentare da un menù di degustazione che parte dalla sfoglia di seppia per concludersi con il pescato del giorno, in base a quanto l’amo del pescatore ha avuto la fortuna di agganciare. Il prezzo di 5 portate considerata la location speciale è senz’ altro onorevole.

Local Venezia

Siamo infatti: a) a Venezia b) in un ambiente sofisticato dal pavimento fatto a mano con inserti di ben 5000 murrine di esperti vetrai; tavoli, sedie e cantina fatti su misura con legno di rovere e un bancone ricavato da botti di Valpolicella selezionate. Tutto, proprio tutto, è di manifattura locale, persino le traverse dei camerieri cucite da una stilista veneziana.

La predilezione per i vini naturali è evidente e si manifesta attraverso una selezione che predilige provenienza, clima e terroir, metodi di coltivazione naturali, fermentazione con lieviti indigeni, senza l’aggiunta di chimica o additivi.

La mia scelta è ricaduta su Marco de Bartoli , un’azienda localizzata a 12 km da Marsala, nel territorio siciliano. Conoscevo questo produttore per via del suo metodo champenois, Terzavia, 100% a base di grillo, uva autoctona siciliana. E riconosco che anche il suo fermo riesce a sorprendere. Marco ha iniziato a produrre il suo primo bianco da uve 100% Grillo nel 1990; un’uva all’epoca sconosciuta se non per la combinazione con altre nella produzione del marsala. Una scelta sicuramente apprezzabile e decisamente apprezzata.

Se non ve la sentite di andare dritto al sodo, fatevi consigliare da Luca, proprietario del locale il quale, insieme a Benedetta, vi saprà guidare con un sorriso sulle labbra ed una semplicità disarmante.

Tra una chiacchiera e l’altra; un sorso ed un assaggio, il tempo scorrerà via veloce … Il conto chiederete, senza esitazione sottovoce (l’ambiente elegante è incline ad accogliere una clientela mediamente sofisticata, straniera come autoctona) e con solerzia vi alzerete per ritornare da dove siete venuti. Soddisfatti. Senza il bisogno di essere rimborsati.

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